COVID-19 E LA CRISI DELLE PALESTRE

Programmazioni workout

Personalmente non credo che il Covid-19 stia provocando, in prima persona, l’estinzione della maggior parte delle palestre medio piccole. Questa pandemia ne sta soltanto accelerando i tempi. Nell’ultimo decennio, il settore del fitness ha subito cambiamenti significativi…siamo passati da ambienti prettamente sportivi (veri ed autentici luoghi di lavoro popolati da uomini scolpiti e discepoli adoratori del rumore della ghisa sul pavimento), a mega strutture straordinariamente belle, passerelle di moda dove la passione per l’allenamento dell’atleta è diventata la vera anomalia.

Ricordo un periodo dove, addirittura, vennero banditi i rack per Squat dalle sale…perché?
La risposta sempre la stessa “TI SPACCHI LA SCHIENA” e tutt’ora si possono notare tracce di questo strano periodo. Nonostante sia tornata con prepotenza la moda del carico libero, si trovano ancora strutture gigantesche dotate di un solo rack e non più di 250 kg di piastre in tutto il centro…ma questo è solo uno dei tanti cambiamenti del settore.
Arriviamo al dramma, queste grandi strutture si evolvono velocemente e con l’aumentare dei mq aumentano anche i servizi, nasce il famigerato low cost! Fanno razzia di clienti e man mano le palestre medio piccole, si trovano ad affrontare una crisi spaventosa, ma combattono la loro guerra commerciale utilizzando la stessa strategia cioè andando al ribasso. Così facendo, restano incastrati nel gioco stesso delle multinazionali ormai in continua ascesa, senza capire che, una struttura di 500 mq non potrà mai puntare al low cost ma bensì alla qualità.
Nello scenario già provato del settore, dove le palestre medio piccole sopravvivono, arriva questo maledetto Covid – 19 e la frittata è fatta. Chiusure forzate e la paura dei frequentatori, toglie le ultime risorse alle strutture. I pochi aiuti economici ed il silenzio da parte delle istituzioni verso un settore dall’enorme importanza sociosanitaria, non dimentichiamo che l’assenza dì attività fisica è la quarta causa di mortalità nel mondo, diventa intollerabile. Concludo il mio pensiero affermando che, quando ripartirà tutto, le armi per combattere questo cambiamento del settore e la profonda crisi, non sarà certo quello di trovare responsabili o correre dietro a chi ha più risorse di noi…bisogna puntare sulla professionalità e la qualità, essere sempre un passo più avanti con la continua formazione e specializzazione. Ricordate per ogni 1000 utenti che puntano al low cost ce ne saranno altri 100 disposti a pagare la qualità in cambio del vero risultato.

Coach Alessandro Cimino